9 Luglio 2006. Sappiamo tutti cosa accadde la notte di 13 anni fa, quando incollati davanti alla TV guardavamo confrontarsi Francia e Italia all'OlympiaStadion di Berlino. L'Italia diventava per la quarta volta campione del Mondo, battendo Zidane e compagni con cinque rigori impeccabili.
13 anni dopo che fine hanno fatto tutti i giocatori che presero parte alla spedizione di Germania 2006?
Gianluigi Buffon
Uno dei pochi giocatori ancora in attività della rosa dell'Italia 2006 è Gigi Buffon, il portiere della nazionale che in quel mondiale concesse solamente due reti: l'autogol di Zaccardo con gli Stati Uniti e il rigore di Zidane in finale. L'ultima stagione ha figurato nella rosa francese (ironia della sorte) del Paris Saint-Germain, giocando 25 partite totali all'età di 41 anni. Nella stagione 2019/2020 tornerà a giocare con la maglia della Juventus.
Già nel 2006 Gigi Buffon era un giocatore Puma Football, testimonial dal 2002, e nel Mondiale di Germania indosso dei guanti Puma V-KONSTRUKT ideati per lui così come la scarpa prendeva il nome di Puma V-KONSTRUKT.
Cristian Zaccardo
Ricordato per lo sfortunato autogol segnato contro gli USA alla seconda partita del girone, Cristian Zaccardo è formalmente tesserato con la Tre Fiori, club sanmarinese, ma proiettato già in un futuro da direttore sportivo dopo aver superato l'esame finale di Coverciano. Dopo la vittoria mondiale ha giocato con Palermo, Wolfsburg, Parma, Milan, Carpi, Vicenza e Hamrun Spartans.
Cristian Zaccardo era un giocatore Nike, e nel Mondiale di Germania utilizzò una Nike Tiempo.
Fabio Grosso
I suoi occhi sul rigore finale di Berlino sono probabilmente il ricordo più vivido rimasto nelle menti anche dei più giovani. Fabio Grosso era nel 2006 un giocatore del Palermo, rivelatosi fondamentale nello scacchiere di Lippi e determinante in semifinale e finale. Oggi è allenatore (esonerato dal Verona poco prima dei play-off per la promozione in A), ma dopo il mondiale ha giocato con Inter, Lione e Juventus.
Il terzino del Palermo, che da lì a poco avrebbe poi firmato con l'Inter, era un testimonial di Asics con le sue Tigreor azzurre.
Daniele De Rossi
Capitan Futuro giocò il Mondiale tedesco all'età di 23 anni, e fu uno dei cinque rigoristi che affrontarono Barthez nell'atto finale. È uno dei campioni del Mondo ad essere ancora in attività, nonostante il suo recente addio alla Roma sul finale di stagione 2018/2019.
Daniele De Rossi passò ad adidas proprio prima del Mondiale di Germania, diventando uno dei testimonial della storica adidas Predator.
Fabio Cannavaro ©
Il capitano della nazionale di Marcello Lippi, vincitore del Pallone D'Oro nello stesso anno, è oggi allenatore del Guangzhou Evergrande. Dopo la vittoria mondiale è passato al Real Madrid per tre stagioni prima di tornare alla Juventus e chiudere la sua carriera nel 2011 con il Al-Ahli.
Il numero 5 della nazionale italiana del 2006 era un testimonial Nike Football, utilizzatore di Nike Total 90 (antenata, se vogliamo, della più moderna Nike Phantom Venom) e protagonista del video promozionale Nike per la Coppa del Mondo.
Andrea Barzagli
Ritiratosi dal calcio giocato nella passata stagione, Andrea Barzagli è uno dei giocatori che aveva vinto gli Europei U-21 due anni prima. Giocò contro l'Australia e contro l'Ucraina sostituendo Materazzi, vincendo il Mondiale da giocatore del Palermo come il suo compagno di reparto Fabio Grosso.
Andrea Barzagli, al pari di Francesco Totti, era un testimonial Diadora.
Alessandro Del Piero
Marcatore in semifinale contro la Germania e rigorista contro la Francia, Alessandro Del Piero conquistò ciò che avrebbe meritato anni prima con la nazionale italiana, risultando decisivo. Ha chiuso la sua carriera calcistica nel 2014, ed è oggi opinionista sportivo in varie trasmissioni televisive.
Pinturicchio inizia e finisce la sua carriera calcistica con adidas, nel 2006 utilizzatore della adidas F50+ (ciò che oggi potremmo chiamare adidas X 19+).
Gennaro Gattuso
Il motore inesauribile del centrocampo della nazionale azzurra Gennaro Gattuso è oggi allenatore, recentemente esonerato dal suo Milan a favore del subentrante Marco Giampaolo. Ha chiuso la sua militanza azzurra dopo il mondiale del 2010 e la sconfitta con la Slovacchia per 3-2.
Il numero 8 azzurro era un giocatore Nike Football, protagonista di vari video commerciali del marchio americano, scegliendo di giocare il Mondiale di Germania con le Nike Total 90.
Luca Toni
L'attaccante Luca Toni prese parte al Mondiale 2006 da capocannoniere del campionato italiano, e risultò a fine manifestazione il miglior marcatore dell'Italia a pari merito con Marco Materazzi. Oggi è dirigente dell'Hellas Verona, dopo esserne stato capitano negli ultimi anni della sua carriera.
Luca Toni era un testimonial principale del marchio Lotto Sport, utilizzatore di Lotto ZheroGravity con i lacci.
Francesco Totti
Il numero 10 degli azzurri del Mondiale tedesco, il marcatore decisivo contro l'Australia agli ottavi di finale, ha lasciato il calcio nel 2017, ma la sua ultima apparizione con la maglia azzurra risale proprio alla finale del 9 Luglio 2006. Fino al Giugno del 2019 era dirigente della AS Roma, prima di annunciarne l'addio definitivo durante una conferenza stampa nella sede del CONI.
Francesco Totti nel 2006 era un testimonial Diadora, sponsor tecnico anche della Roma in quegli anni.
Alberto Gilardino
L'attaccante campione d'Europa U-21 Alberto Gilardino, autore del gol del vantaggio nella seconda partita del girone contro gli Stati Uniti, ha ispirato le nostre esultanze nei campi di quartiere e nelle tedesche in spiaggia di quell'estate di 13 anni fa. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo al termine della stagione 2017/2018 è diventato allenatore, fresco di accordo con la Pro Vercelli.
Altro utilizzatore di Nike Total 90 il numero 11 della nazionale azzurra, testimonial Nike fino alla fine della carriera.
Angelo Peruzzi
Il giocatore con più anni sulle spalle durante la spedizione in Germania fu Angelo Peruzzi, chiamato come vice di Gianluigi Buffon e fondamentale nella gestione dello spogliatoio che metteva insieme giocatori molto giovani e giocatori più esperti. Si laurea Campione del Mondo all'età di 36 anni, lasciando il calcio giocato nella stagione successiva. Oggi è club manager della Lazio.
Peruzzi, come Buffon, vestiva sia guanti da portiere Puma (stesso modello di Buffon) e scarpe Puma V 1.06 (le antenate delle più moderne Puma ONE).
Alessandro Nesta
Il centrale difensivo Alessandro Nesta, designato come titolare nelle gerarchie di Marcello Lippi, si infortunò nelle primissime gare del Mondiale, dando spazio ad un Marco Materazzi che risulterà poi decisivo. L'indiscusso talento del Milan alzò la coppa più ambita all'età di 30 anni, lasciando la nazionale qualche mese dopo. Oggi è allenatore del Frosinone, in Serie B.
Marco Amelia
Altro giocatore proveniente dall'under 21 che vinse l'Europeo del 2004 fu Marco Amelia, convocato come terzo portiere a 24 anni. Ritiratosi nel 2017 è anche lui allenatore di calcio, attualmente tesserato nella Vastese.
Vincenzo Iaquinta
L'attaccante dell'Udinese Vincenzo Iaquinta segnò il suo primo gol con la nazionale maggiore proprio nella partita d'esordio con il Ghana, e da campione in carica partecipò anche al successivo mondiali in Sud Africa del 2010. Anche lui ha lasciato il calcio giocato, annunciando la fine della sua carriera nel 2014 dopo due anni di completa inattività pur essendo tesserato con la Juventus.
Mauro Germán Camoranesi
Uno dei centrocampisti fondamentali per la vittoria del Mondiale fu Mauro Camoranesi, rimasto a tutti nella mente anche per la scommessa pagata dopo i rigori di Berlino con il taglio del codino per mano di Massimo Oddo. Oggi è opinionista sportivo per la rete DAZN.
Mauro Camoranesi era un giocatore testimonial di Lotto Sport, con ai piedi la Lotto ZheroGravity coi lacci.
Simone Barone
Per tutti colui che sta ancora aspettando il passaggio a porta sguarnita di Pippo Inzaghi contro la Repubblica Ceca, Simone Barone ha alzato la Coppa nel 2006 da tesserato del Palermo, risultando il quarto giocatore della squadra siciliana portato in Germania. Oggi è allenatore della squadre Berretti del Sassuolo.
Filippo Inzaghi
Un altro dei veterani della Nazionale Italiana del 2006 era Filippo Inzaghi, nel giro azzurro dal 1997. È sceso in campo contro la Repubblica Ceca, segnando il gol del 2-0 in contropiede solitario. Chiusa la sua carriera col Milan nel 2012 diventa allenatore proprio tra le fila rossonere, mentre è oggi tecnico del Benevento.
Gianluca Zambrotta
Terzino instancabile della Juventus, Gianluca Zambrotta prese parte al Mondiale 2006 da titolare segnando anche un gol ai quarti contro l'Ucraina. Chiude la sua carriera da calciatore dopo la militanza al Barcellona e al Milan, prima di diventare allenatore in seconda del Chiasso nel 2013. Oggi è opinionista sportivo.
Anche Gianluca Zambrotta era un giocatore Nike, correndo sulla fascia con le sue Nike Total 90.
Simone Perrotta
Il pendolino del centrocampo della Roma Simone Perrotta fu titolare inamovibile al Mondiale di Germania 2006, sempre schierato da Marcello Lippi come esterno sinistro del rombo centrale. Al termine della stagione 2013 lascia la Roma e il calcio giocato.
Perrotta era un giocatore Lotto Sport, scegliendo nel Mondiale 2006 di indossare la Lotto ZheroGravity con i lacci.
Andrea Pirlo
Il vero e proprio metronomo del centrocampo Andrea Pirlo fu convocato da Marcello Lippi per essere il regista titolare del Mondiale. Si aggiudicò per tre volte il premio Man of the Match e fu votato come terzo miglior giocatore del Mondiale dopo Zinedine Zidane e Fabio Cannavaro. Si è ritirato nel 2017 dopo due anni tra le fila del New York City nella Major League Soccer.
È stato praticamente da sempre un giocatore simbolo di Nike Football, specialmente per il modello Nike Tiempo Legend che lui ha utilizzato fino alla fine della sua carriera.
Massimo Oddo
Il parrucchiere della squadra, come è stato affettuosamente definito dai suoi compagni dopo la fine del Mondiale 2006, viene sicuramente ricordato per la sua "euforia" post-premiazione. Massimo Oddo è sceso in campo solamente nella gara dei quarti di finale contro l'Ucraina, subentrando al 68'. Oggi è allenatore del Perugia.
Marco Materazzi
Un inatteso protagonista del Mondiale 2006 fu sicuramente Marco Materazzi, inizialmente vice di Nesta e Cannavaro trovò la titolarità dopo l'infortunio del milanista contro la Repubblica Ceca. Segnò al suo esordio e nella finale di Berlino, oltre a incrociare perfettamente uno dei cinque rigori tirati dopo i tempi supplementari. Dopo essersi laureato Campione del Mondo, e aver vinto il Triplete con l'Inter, si è ritirato dal calcio nel 2011 per poi diventare allenatore-giocatore del Chennaiyin in India nel 2014.
Anche Marco Materazzi era un testimonial Nike Football, figlio anche della sua militanza nell'Inter, ed era uno dei pochi centrali difensivi che indossava Nike Mercurial Vapor.