Cambiamenti rivoluzionari nel calcio
Palloni storici:
I passi avanti in tutti gli aspetti della vita tendono a provocare paura e persino rifiuto da parte della società; naturalmente il calcio e tutto ciò che lo circonda non è da meno. Le persone tendono a essere eccessivamente critiche quando si verificano questi eventi da sempre: dalla prima sostituzione in una partita al cambiamento significativo della struttura e del colore del pallone, dal mitico pallone marrone con la cucitura principale al pallone bianco e nero, pentagonale ed esagonale.
È così difficile per noi capire che tutto può e deve cambiare, allo stesso ritmo in cui cambiano la velocità, la fluidità e la filosofia della tattica calcistiche. Per questo l'equipaggiamento non può restare indietro, dato che deve rappresentare ill punto riferimento e le armi con cui “combattere” giorno dopo giorno, i compagni inseparabili di ogni giocatore.
Il mondo delle scarpe da calcio è uno dei settori più criticati nel mondo del calcio a causa dei cambiamenti tecnologici ed estetici. Ecco perché passeremo in rassegna i momenti in cui i marchi hanno rischiato, hanno osato e hanno avuto successo, ma non prima di aver ricevuto molte critiche e di aver creato una terribile agitazione tra i consumatori. Lo faremo con degli esempi chiari, in modo che la gente si renda conto che in genere i cambiamenti sono in meglio.
Scarpe da calcio adidas Predator:
A partire dalla recente reintroduzione di questo silo poco più di due mesi fa, moltissimi concordano sul fatto che non si tratta più di una vera Predator. Tornando indietro al 1994, Predator emerse come una scarpa da calcio alternativa. adidas aveva lanciato un modello di scarpa che avrebbe rivoluzionato il concept di scarpe da calcio in pelle che si era visto fin dalle origini del calcio, implementando le tecnologie alle “armi” dei calciatori di tutto il mondo. All'epoca la nuova idea del marchio tedesco fu vista come un errore e infatti pochi calciatori decisero di fare il passo verso una scarpa innovativa che qualche anno dopo, grazie ai cambiamenti generati da quel momento, divenne un simbolo nel mondo del calcio. Ci è rimasta impressa una frase tratta dal post sulle nuove Predator 18 del nostro esperto di prodotto, Pedro Mayo: "Sono convinto che senza Predator molti degli scarpini attuali non esisterebbero. Chissà se avremmo ancora scarpini in pelle con una linguetta reversibile di quasi mezzo chilo!"
Scarpe da calcio Nike Mercurial:
Il nuovo lancio delle Nike Mercurial Vapor 360 sta vivendo oggi una vita parallela, con quasi 1 settimana di “vita” ha creato tutta una serie di opinioni diverse sul fatto che sia o meno una scarpa da calcio degna di essere chiamata Vapor. Ancora una volta torniamo indietro nel tempo, questa volta al 1998, eravamo alle porte della Coppa del Mondo in Francia e il marchio americano Nike ebbe la brillante idea di offrire alla sua star del momento, Ronaldo, uno scarpino esclusivo, il noto e venerato “R9”. All'epoca Ronaldo era un amante degli scarpini in pelle e Nike ne era consapevole, ma nonostante ciò pensò che fosse giunto il momento di innovare e fare un passo avanti realizzando uno scarpone sintetico. Una cosa normale al giorno d'oggi, ma all'epoca sembrava un peccato che le scarpe non fossero in pelle. La curiosità sta nel fatto che Nike, fino alla fine del campionato, ha nascosto al campione brasiliano il materiale con cui erano fatti gli scarpini. Da allora Ronaldo ha accettato e apprezzato il cambiamento, sia lui che la maggior parte delle persone. Il cambiamento che Nike fece all'epoca, passando da uno scarpino in pelle a uno sintetico, è lo stesso che vediamo oggi con il passaggio da Teijin a Flyknit.
Scarpe da calcio Joma:
Sì, avete capito bene, Joma, come molti di voi sanno, è stato il primo marchio a mostrare al mondo una scarpa da calcio colorata. Sembra un luogo comune e semplicistico, ma non c'è niente di più sbagliato: molti hanno alzato le mani al cielo quando hanno visto Alfonso per la prima volta con degli scarpini che non fossero neri. In effetti, come in molti avranno notato, per molto tempo ci sono stati allenatori che hanno vietato ai loro giocatori di indossare scarpini non neri. Oggi invece è quasi strano vedere un giocatore con gli scarpini neri.
Il VAR:
Forse la più grande rivoluzione in questo elenco. Intorno a questo nuovo sistema “occhio di falco” del calcio moderno si sono generate delle polemiche allo stato puro: il VAR, che ha debuttato in modo controverso a dicembre in occasione dell'ultimo Mondiale per club, è ancora una volta nel mirino di spettatori, giocatori, allenatori e dirigenti del calcio mondiale. Noureddine Ambrabat, uno dei principali protagonisti della partita della fase a gironi contro la Spagna a Russia 2018, si è rivolto alla telecamera al termine della partita con una frase schietta: "VAR is bullshit" (in italiano “Il VAR è una stronzata”). Questo nuovo supporto degli arbitri potrebbe non piacere a tutti i tifosi, ma è certamente un modo per contribuire a rendere il gioco totalmente equo e legale.
Gilet GPS:
Oggigiorno il calcio non è più solo per gli sportivi, ma abbiamo di fronte a noi dei veri e propri atleti. Nel calcio contemporaneo tutto viene osservato e analizzato e la prova di ciò è il GPS. A tal fine,sono stati progettati dei gilet GPS, che possiamo vedere nel corso della pre-stagione su alcuni giocatori, i quali indossano una sorta di “gilet-reggiseno”. Sebbene all'inizio i giocatori abbiano dichiarato che erano scomodi da indossare, col tempo si è visto che i dati forniti al giocatore dall'uso di questi dispositivi offrivano un grande supporto non solo per migliorare le prestazioni, ma anche per aiutare a prevenire infortuni o problemi cardiaci.
Le sostituzioni + il quarto cambio:
In passato e, anche se oggi può sembrare strano, la FIFA non applicò le modifiche fino alla Coppa del Mondo del 1970 in Messico. Lo fece in risposta ai cambiamenti che stavano avvenendo nel calcio europeo in questo senso. La prima sostituzione registrata avvenne in Germania nel 1953, con protagonista il giocatore Horst Eckel. Fino ad allora non era possibile sostituire un giocatore per un infortunio, nemmeno se si trattava del portiere.
Ancora una volta, la partita tra Spagna e Russia negli ottavi di finale passerà agli annali della storia come la prima in cui è stata effettuata una quarta sostituzione. Riteniamo che questa regola sia positiva, in quanto aiuterà a prevenire infortuni muscolari, ossei e persino cardiaci.
Nuove versioni delle scarpe da calcio:
Nel 2014, con la Coppa del Mondo in Brasile, Nike ha presentato delle strane scarpe, o almeno così si pensava. Le scarpe da calcio con calzino e realizzate in filato facevano la loro comparsa, venendo ricoperte di critiche come “quel calzino non va bene” o “si romperanno” che sono state il pane quotidiano per chi come noi fa parte di quest'ambito. Un altro evento è stato il cambio di generazione che adidas ha effettuato nel 2015 eliminando delle linee mitiche quali F50 e Predator, per lasciare il posto alle nuove ACE e X. All'epoca il marchio tedesco fu sommerso di critiche. Ovviamente parlando di quest'argomento non possiamo omettere gli scarpini senza lacci, così popolari oggi, ma anche così disprezzati all'inizio.
En 2014 con el mundial de Brasil, nike presentó unas botas cuanto menos raras, o eso es lo que opinaba la gente. Las botas de fútbol con calcetín y fabricadas con hilo salían a la palestra, las críticas como; ¡ese calcetín no sirve! o ¡se van a romper!, era el pan de cada día para los que nos dedicamos a esto. Otro de los acontecimientos fue, el cambio de generación que con acierto, realizó adidas en 2015, eliminando silos tan míticos como F50 y Predator, para dar paso a los nuevos ACE y X. En aquel momento una lluvia de criticas le cayeron a la marca alemana. Por supuesto no me puedo olvidar de las botas sin cordones, tan cotizadas a día de hoy y tan despreciadas en sus inicios.
Cambio di logo del brand SP:
Niente a che vedere con gli scarpini, ma anche qui le persone sono state molto critiche quando i nostri colleghi, responsabili del marchio SP, hanno deciso di cambiare il simbolo del brand di guanti spagnolo. Sui social media si leggevano commenti come: non sarà più lo stesso! o quel simbolo non è quello originale!. Oggi, invece, le persone conoscono perfettamente il significato del simbolo SP.
Gli esempi dei cambiamenti possono essere infiniti nel mondo del calcio. Bisogna riconoscere che è difficile per noi accettarli, perché ogni cambiamento, per quanto piccolo possa essere, comporta una rinuncia, una perdita, anche se per la maggior parte di loro le conseguenze sono positive. Manteniamo dunque la mente aperta e diamo un'opportunità alle idee che i marchi possono presentarci in futuro, perché di solito non sono sbagliate e subito dopo la gente ci si abitua.
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