Allenando la "personalità" del portiere

Per i portieri è sempre più importante avere una buona preparazione psicologica. È il segreto per ottenere le massime prestazioni in qualsiasi circostanza e senza dubbio farà la differenza.

18 Maggio 2014 - Scritto da Ester R.

È necessario ampliare i contenuti su cui lavorare per la formazione dei portieri. Oltre agli aspetti tecnico-tattici è necessario sviluppare delle competenze emotive o psicologiche, specifiche per un ruolo del genere. Si tratta di valori specifici e abilità emotive che aumentano il livello della loro formazione come portieri, in modo che, oltre ad avere eccellenti qualità fisiche, tecniche e tattiche devono ESSERE e SENTIRSI dei veri portieri.

Ci sono molti fattori che influenzano lo stato emotivo del portiere come "comprendere che si è soli pur all'interno di un lavoro di squadra", "dirigere o dare istruzioni ai compagni, dare indicazioni e comandi dalla porta", "competere ogni giorno", "sviluppare capacità di autocontrollo emotivo: controllo dell'ansia, dello stress e della rabbia". Tuttavia approfondiremo di più quelli che si considerano più importanti.

Accettare e convivere con la possibilità di sbagliare.

L'errore del portiere è molto evidente e decisivo per il risultato della partita. Secondo una logica emotiva il portiere è attento a non commettere errori, il che lo rende molto più insicuro. Bisogna capire che l'errore fa parte del gioco ed è impossibile non sbagliare mai. La differenza sta nel saper gestire la situazione dopo un errore o se invece la situazione sta controllando il portiere. Se riesce a focalizzare immediatamente l'attenzione sul gioco o se esce mentalmente dalla partita e non riesce più a tornare ad essa.

Trasmettere sicurezza.

Il portiere trasmette le sue emozioni alla squadra e agli spalti. L'insicurezza del portiere toglie fiducia ai suoi compagni di squadra rendendo loro più difficile il lavoro difensivo. Il portiere sa trasmettere bene degli stati d'animo. È il primo che deve rendere sicura la squadra. Nelle prime azioni della partita è meglio non rischiare ed effettuare diversi interventi senza alcuna esitazione. Tutto il contrario deve fare, invece, alla fine della partita, dove il portiere deve trasmettere il controllo della situazione rischiando in quelle azioni finali.

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Accettare e saper convivere con le critiche.

Il calciatore in generale svolge un lavoro "pubblico", in quanto lo porta a termine davanti agli occhi dei tifosi che si trovano sugli spalti. È come lavorare essendo costantemente esposti all'interno di una "vetrina", alla vista di tutti insomma. Non è facile isolarsi da questa circostanza e concentrarsi completamente sul proprio lavoro. È necessario fornire al portiere delle risorse psicologiche che lo aiutino a convivere con una situazione da "esame" ogni settimana.

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Controllo interno della propria autosicurezza individuale.

Il portiere deve trasmettere sicurezza a partire dal suo lavoro. Non può aspettarsi che l'allenatore gli "regali" la fiducia. Nessuno gli darà fiducia ciecamente. È un'aspettativa sbagliata che hanno molti calciatori. Sono loro invece che devono convincere i loro allenatori, cosa che è possibile solo gestendo la propria autostima. Gli altri possono dubitare, ma non si può dubitare di se stessi. Quest'aspetto è difficile da far emergere spontaneamente quando il giocatore è giovane o è in fase di formazione. Bisogna insegnargli a farlo e dargli delle risorse in modo che sappia navigare in un mare pieno di dubbi altrui.

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Competere ogni giorno.

Il giovane portiere pensa, sbagliando, di perdere tempo perché non riesce a giocare con continuità. Così, senza rendersene conto, sta sprecando l'opportunità offerta dagli allenamenti per competere. Il compagno deve diventare il rivale da superare sempre attraverso un lavoro ben fatto. Deve imparare a convivere con questo tipo di situazioni senza che queste condizionino negativamente il suo umore o il suo lavoro.

È importante che chi allena i portieri crei un ambiente di sana competizione tra i portieri fin dal primo allenamento. È sorprendente come sia comune tra molti portieri il fatto che, dopo la prima giornata, una volta conosciuto il coach in porta, si rilassino e smettano di lavorare con l'intensità necessaria. È un errore commesso sia dai portieri che riescono a diventare titolari (hanno la falsa sensazione di aver raggiunto l'obiettivo della stagione), sia dai sostituti (assumono il loro ruolo in modo errato e non competono più).

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Speriamo che vi sia piaciuto questo piccolo riassunto dell'articolo di José Carrascosa (psicologo sportivo) e Xavi Oliva (ex portiere del Villarreal CF). Potete trovarlo cliccando qui.

Grazie alla psicologa della nostra squadra (RSD Santa Isabel, Saragozza) @YolandaCuAy per quei compiti prima di ogni allenamento e partita che ci permettono di essere convinti di noi stessi... per aiutarci a rafforzare le nostre competenze emotive e psicologiche che non solo ci servono nello sport ma anche nella vita di ogni giorno... senza di te, tutto questo non sarebbe stato possibile.

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Domande & Commenti

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  • Nicolás Castañeda Sierra
    23 Dicembre 2024
    Pues, la verdad, yo pienso que ser Portero es de las posiciones más complicadas del mundo del fútbol (por no decir la más complicada) La mayoría de veces, recibimos muchas criticas por nuestras acciones, y cada portero tiene su manera de defender el arco de los rivales. Un ejemplo: A mi, me critican la manera como defiendo la portería, y a muchas personas no les gusta como tapo, pero igual, sigo defendiendo el arco, y no importa si me critican, lo que me importa, es que soy y seguiré siendo arquero... Aunque me critiquen.... Saludos !!
  • Jorge Gonzalez Cabral
    23 Dicembre 2024
    ¡Muy buen artículo Óscar! En muchos casos el "problema" no está en la técnica, táctica, condición física, etc... si no en las sensaciones internas del portero. Y en muchas de esas ocasiones, al tratarse de equipos amateurs no se dispone de un psicólogo que pueda ayudar en el caso (no digo ya ni trabajar directamente) por lo que el entrenador debe ser ese psicólogo que ayude a resolver el "problema" Saludos!
  • Oriol Teruel Gispert
    23 Dicembre 2024
    Este blog aporta mi forma de ver un portero. Creo que un guardamenta sin una psicología fuerte, no pasa de la mitad de su máximo rendimiento en partido, ya que influyen muchas cosas. Puede tener un físico extraordinario, un juego de pies excelente y una estirada y blocaje impecables, pero no siempre sale todo bien, y en el caso de tener una psicología fortalecida, no te hundirás por mucho que falles, seguirás trabajando y superarás al portero que cumple lo que he dicho antes. Además, no sólo importa el trabajo; la gente también hace comentarios, que influencian al rendimiento si tenemos una mente débil. Pasando del portero, al equipo también le influencia, ya que es como el pilar del equipo, tanto emocional como en la posición. Contagiamos nuestra energía al equipo, incluso a la afición y al entrenador, lo cual hace que se entre en un círculo: desconfianza del portero + la del equipo + la del entrenador = más desconfianza del portero... ¡Un artículo excelente!
  • Lenin Garcia
    23 Dicembre 2024
    Que excelente articulo de mucha utilidad para todos los porteros, altamente recomendado para todos los futbolistas pero especialmente para aquellos guardametas que trabajan y entrenan día a día por mejorar
  • Vicente Luis Martinez Espinosa
    23 Dicembre 2024
    También es importante que el equipo te apoye. De acuerdo que la confianza hay que ganarsela, pero tu equipo tiene que saber levantarte despues de un fallo o saber adaptar su juego a tus condiciones. Algo asi como cuando pretenden que pinto haga el juego de pie de valdés y al chaval se le nota nervioso... tu equipo tiene que asumir que el error no es solo tuyo, aunque tu parte sea el culmen a un gol en contra... Ser portero es diferente, ser portero es precioso!
  • Javier Benayas Alvarez
    23 Dicembre 2024
    Totalmente de acuerdo con el artículo, yo añadiría que un equipo de fútbol no son 10+1 como habitualmente se suele decir, sino más bien todo lo contrario 1+10, ya que la mayor responsabilidad de un partido recae siempre sobre el portero
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